È sicuramente uno degli oggetti più strani della straordinaria filmografia di Hayao Miyazaki, ma Porco Rosso è meritevole di essere ricordato tanto quanto gli altri titoli del maestro. E finalmente anche l’Italia inizia a ricordarlo: dopo non averlo mai distribuito, anche il nostro paese si attrezza a far arrivare al cinema le avventure di Marco Pagot, asso dell’aviazione militare italiana trasformato in maiale durante la Prima Guerra Mondiale.
Sarà la Lucky Red a portarlo in sala, dopo quasi vent’anni dalla sua uscita in Giappone. La casa di Andrea Occhipinti, dopo aver distribuito l’ultimo lavoro di Miyazaki, ovvero Ponyo sulla scogliera, aveva in seguito distribuito per la prima volta in Italia anche Il mio vicino Totoro, per la gioia degli appassionati. Gioia che si ripeterà per Porco Rosso, che prima o poi potremo finalmente goderci in sala.
“Meglio porco che fascista” è la filosofia di vita di Pagot: una filosofia che la dice lunga sulla visione di Miyazaki, che ambienta la storia del film durante il Ventennio sulla costa dalmata. Qui il protagonista col suo rosso monoplano si guadagna da vivere con le taglie poste sui pirati dell’aria. In seguito ad un incidente Pagot finisce a Milano dove dovrebbe riparare il suo aereo. Ma non avendo soldi a sufficienza è costretto a prendersi cura della progettista della ditta di riparazioni, Fio Piccolo…
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finalmente avremmo il porco rosso in italiano
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Time Waits for no one
No Buta Power Chuunyuu
By G8 standards, Italy is a strange country. Put simply, it is a nation of octogenarian lawmakers elected by 70-year-old pensioners. Everyone else is inconsequential. tratto dal TIMES
MEGLIO AGITARSI NEL DUBBIO CHE RIPOSARE NELL'ERRORE
Per uno come me che non ha niente, l'unica cosa che potevo buttare via per te, era me stesso(Take Care of the Young Lady) Powa Power