Presentato al festival di Cannes arriva nelle sale italiane il 10 dicembre, distribuito da Cinema, "Le ricette della signora Toku" della regista giapponese Naomi Kawase. Sentaro gestisce una piccola panetteria che vende dorayaki - paste ripiene di una salsa dolce ricavata da fagioli rossi. Quando Toku, un'anziana signora, si offre di aiutarlo in cucina Sentaro accetta con riluttanza. Ma ben presto Toku dimostra di avere due mani magiche. Grazie alla sua ricetta segreta, nel giro di poco tempo la piccola attività inizia a prosperare... E con il passare del tempo, Sentaro e Toku aprono i loro cuori e rivelano antiche ferite.
Le ricette della signora Toku della regista Naomi Kawase è molto più che un film sulla cucina, è un film sull'attesa, sulla capacità di aprirsi agli altri, sul superamento delle proprie paure e dei propri pregiudizi, arriva nelle sale italiane il 10 dicembre poche settimane prima di un altro film Little sister, di Hirokazu Kore-eda, che in comune con la collega compatriota ha la protagonista, la bravissima Kirin Kiki e un approccio alla vita che passa attraverso il gusto, la preparazione del cibo, le tradizioni familiari e culturali che si tramandano di generazione in generazione. Non sono certo gli unici titoli della filmografia del Sol Levante a parlare di cucina tanto che in maggio, in contemporanea all'Expo di Milano, l'Istituto culturale giapponese ha organizzato una rassegna, Cinema da gustare, dedicato al tema. Ma gli otto titoli della rassegna erano praticamente tutti inediti in Italia, mentre è un'occasione da non sprecare il fatto che nel giro di poche settimane due bei film di maestri giapponesi (Naomi Kawase, tre volte premiata a Cannes e Hirokazu Kore-eda, Premio della giuria a Cannes 2013) arrivano nei cinema italiani.
Le ricette della signora Toku, dal romanzodi Durian Sukegawa, racconta l'incontro di tre solitudini: la signora che da il nome al film e che giovanissima è stata costretta alla quarantena per una malattia, ancora oggi (anni dopo la sua guarigione) vive in una sorta di sanatorio dove sono confinati tutti coloro che la malattia ha deturpato, il pasticcere che non ama i dolci Sentaro il cui sguardo triste è stato per la signora Toku (l'attrice Kirin Kiki) una sorta di richiamo e la giovane studentessa Wakana che non va d'accordo con la madre e ha un'unica compagnia, quella del suo canarino. Queste tre anime, appartenenti a tre generazioni diverse, si incontrano nel piccolo negozio di dorayaki dove sotto le sapienti mani di Toku l'attività comincia a prosperare, ma i pregiudizi di persone ignoranti metteranno in crisi questa nuova comunità. "I tre protagonisti si rendono conto che nessuno può vivere da solo - dice la regista - ciascuno di noi vive qualche esperienza di fallimento nella vita, a volte questi fallimenti possono imprimere una svolta drammatica alla nostra esistenza, ma anche in questo caso ognuno di noi possiede sempre la forza per continuare a vivere in qualunque condizione. E' una forza innata della natura".
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Ultima modifica di miakaxyz : 09-12-2015 alle ore 17:26.