GLI ANIME CONTINUANO ANCHE SE
I LORO CREATORI SONO MORTI?
Qualche volta può succedere che un anime venga ritardato pesantemente a causa di alcuni incidenti capitati al creatore del manga da cui è tratto (casi simili si sono verificati con Beet the Vandel Buster e Hunter X Hunter). Detto questo, cosa succederebbe a un anime se il mangaka che sta disegnando il fumetto da cui è tratto morisse? La produzione si fermerebbe semplicemente? Qualcun altro finirebbe l'opera cartacea originaria? O, ancora, gli sceneggiatori dell'anime scriverebbero loro stessi un finale adatto?
Il punto è che l'industria del manga giapponese è diversa ad esempio da quella americana, dove un editore possiede i diritti sui suoi personaggi e poi ne affida "l'utilizzo" a un vario numero di disegnatori e sceneggiatori. Nonostante l'industria del manga giapponese sia ancor più vasta di quella americana, essa è completamente incentrata sul creatore. Gli editori decidono costantemente cosa pubblicare e cosa scartare, ma non possono sostituire il disegnatore o lo sceneggiatore di una particolare serie. Per fare un esempio, tantissimi artisti hanno dato vita alle storie dei supereroi Marvel nel corso del tempo, invece Dragon Ball è sempre stato portato avanti da Akira Toriyama, così come Rumiro Takahashi ha creato l'intera serie di Inuyasha.
Se l'autore originale di un manga non è più in grado di lavorare, ci sono due possibilità logiche, che, peraltro, si sono già verificate in passato. Ci sono stati casi in cui la morte di un mangaka ha causato un repentino arresto della produzione dell'anime tratto dal suo fumetto. Ad esempio, l'anime Fuyumi Ono's Twelve Kingdoms si fermò a quarantacinque episodi dopo aver completamente esaurito il materiale da adattare. Kaoru Kurimoto, autrice della serie di romanzi originale, morì infatti poco dopo la messa in onda di un altro cartone tratto dalle sue opere, Guin Saga.
In altri casi, però, alcune serie di successo sono andate avanti nonostante i loro creatori fossero deceduti o avessero smesso di lavorare. Machiko Asegawa concluse il suo manga Sazae-san nel '74, ma nonostante la sua scomparsa nel '92, la serie anime di Sazae-san, trasmessa per la prima volta nel '69, continua tuttora con nuovi episodi ogni settimana. Discorso simile può essere fatto per Hiroshi Fujimoto, ovvero Fujiko F. Fujo, il creatore di Doraemon.
In un caso unico, la mangaka Kaoru Tada morì nel '99, lasciando incompiuto il suo acclamato Itazura na Kiss. Ciononostante, quando nel 2008 la serie cartacea venne trasposta in una serie TV animata, col consenso del marito della defunta autrice, essa mostrò il finale che la Tada aveva pianificato, ma che non riuscì mai a scrivere.
Se quindi il creatore di un manga molto importante dovesse morire - speriamo di no - i produttori e le emittenti cercherebbero probabilmente di continuare l'anime, per poter così soddisfare i fan, omaggiare l'autore e, ovviamente, continuare a trarne profitto. Tuttavia, non esiste alcuna certezza, va chiarito, infatti, che comunque l'ultima parola spetta sempre all'autore, ovvero al legittimo detentore dei diritti dell'opera.
Fonte: AnimeClick.it